Spikes EP by Edisonnoside

Se lo ricordate per le sonorità malinconiche di Sadly by your side, pare che quella fase di Edisonnoside sia conclusa. Se ne apre quindi un’altra, a tinte scure. Nere come […]

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Se lo ricordate per le sonorità malinconiche di Sadly by your side, pare che quella fase di Edisonnoside sia conclusa. Se ne apre quindi un’altra, a tinte scure. Nere come Pitch Dark, una delle due tracce che compongono Spikes, EP autoprodotto nato dalla volontà di tagliare con il passato e prendere altre strade. Il nostro è Davide Cairo e con il moniker di Edisonnoside è conosciuto per gli esperimenti elettronici tradotti in videoarte dal suo partner Daniel Schwarz. Lo avevamo conosciuto poco fa prima della sua partenza per il Sónar, dove molto probabilmente lo avrete visto all’opera con il progetto di Imposition, talmente astratto e concettuale che sarebbe perfetto all’interno della cattedrale di cemento che ospita l’Atonal, il Kraftwerk.

Delle due tracce che costituiscono l’EP, C_d_G (scritta in aeroporto, e dove sennò) forse è quella che più si porta dietro il sapore di Sadly by your side, decisamente malinconico e che ascoltandola, sentiamo la mancanza dell’interpretazione visiva di uno di quei videoclip che sono la seconda anima della musica di Edisonnoside. Niente panico, un visualizzazione di C_d_G è in cantiere e verrà pubblicata a breve ad opera di Christian Coppe (già autore del clip di If you leave). Pitch Dark invece scava a fondo e tratta con del materiale sonoro “per nulla rassicurante” come lo definisce lo stesso Davide.

Lo abbiamo interpellato e ci ha parlato di picchi di tensione, improvvisi sbalzi di frequenze e di suoni imprevedibili. “In larga misura si tratta di glitch, di errori o scarti di lavori precedenti. Errori di cui non si può fare a meno, evidentemente.” Ecco che da eventi non controllati vengono rielaborati con microvariazioni e reinterpretati fino a creare quell’andamento ipnotico da cui ci facciamo trascinare. Anche l’artwork è nato da una sorta di errore fotografico, in seguito reinterpretato artisticamente: si tratta di una vecchia foto risalente al periodo della seconda guerra mondiale, dove è stata catturata anche l’ombra del fotografo. Sta a significare il carattere indispensabile dell’errore inteso frutto di una esperienza, e come tale appunto imprescindibile. Il concept è a cura del collettivo SBAM!

A completare il quadro c’è Lost, una traccia pubblicata separatamente da Bad Panda Records che ha costituito il ponte tra il vecchio e il nuovo Edisonnoside in un suo momento di travaglio artistico. Anche questa basata su su temi destrutturati, derivati da scarti, idee e vecchi export.

Ci aspetta un futuro buio, e questo lo sappiamo, ma sarà interessante scoprirlo attraverso la lettura musicale dei prossimi progetti di Edisonnoside, che continueremo a seguire da vicino. Verranno pubblicati a breve anche i remix di Yakamoto Kotzuga (Lost) e di Geremia Vinattieri (C_d_G). Nell’attesa, Spikes è disponibile su Bandcamp in PWYW.

Mattia Laurella

Voleva fare l’architetto, ma finisce in conservatorio e lì rimane. Costantemente in bilico tra classica ed elettronica, è alla ricerca di linguaggi musicali nuovi che (forse) non troverà mai.

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