Ludlow Hotel, New York

Nato meno di un anno fa nel Lower East Side il Ludlow Hotel è un albergo da 184 stanze che rievoca la ricca storia di uno dei quartieri più fascinosi […]

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Nato meno di un anno fa nel Lower East Side il Ludlow Hotel è un albergo da 184 stanze che rievoca la ricca storia di uno dei quartieri più fascinosi di Manhattan, in costante evoluzione, diventato negli ultimi anni un crocevia di cultura e stile. A pochi passi dal famigerato Katz’s Deli, club con musica dal vivo, boutique di giovani designers e negozi di vintage.

Il viaggio inizia sin dall’ingresso in mattoni rossi del Ludlow: porte in vetro e acciaio si aprono su pareti rivestite di legno e pavimenti con mosaici di marmo, e sulla lobby/salone dominata da un camino. L’atrio della hall si rifà ai tempi in cui i loft dei creativi newyorkesi ospitavano feste irripetibili, e con il resto del piano è luminosissimo e ampio, grazie a finestre e pareti di vetro, cosa abbastanza rara a Manhattan.

I piani superiori sono più privati e personali, con mobili e tocchi artigianali richiesti espressamente da Sean MacPherson, uno dei tre imprenditori dietro il Ludlow Hotel insieme a Ira Drukier e Richard Born, e che insieme hanno deciso qualche anno fa di risollevare le sorti di questo stabile derelitto abbandonato dai precedenti proprietari dopo il crash finanziario. Pavimenti in parquet e tappeti di seta fatti a mano si integrano a Lampade artigianali marocchine e letti in stile indo-portoghese. Il comfort degli interni è altissimo, anche grazie ad alcuni dettagli ricercati come le lenzuola italiane Bellino, prodotti da bagno esclusivi Red Flower, accappatoi Maison Martin Margiela. Alcune stanze offrono vasche da bagno con finestre, tutti invece vantano piastrelle in bianco e nero e tubazioni in ottone. Molte stanze hanno un piccolo terrazzino privato ed, inutile dirlo, la vista sulla città è mozzafiato.

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Merita una menzione anche il ristorante dell’hotel, il Dirty French: opera dalla colazione fino a tardi, e sfoggia sul menù piatti della tradizione francese rivisitati in chiave newyorkese, Gli spazie del ristorante sono caratterizzati da pezzi d’arte scelti personalmente da Vito Schnabel e un antico specchio francese che occupa quasi tutta la larghezza di una parete.

Insomma un posto dal fascino unico, da considerare per i vostri prossimi giorni a New York, elegante e confortevole, ma con tocchi personali anche forti che richiamano in qualche modo la storia del quartiere, che può raccontare di immigrazione, di arte selvaggia, di musica anni 80: perfetto per chi vuole assaporare lo stile di vita del Lower East Side.

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