Goodbye Chelsea Hotel

Se queste mura potessero parlare, chissà cosa racconterebbero…mai affermazione fu più azzeccata se si parla delle mura del Chelsea Hotel di New York. Simbolo di una categoria di artisti estremi, […]

Goodbye Chelsea Hotel

Se queste mura potessero parlare, chissà cosa racconterebbero…mai affermazione fu più azzeccata se si parla delle mura del Chelsea Hotel di New York. Simbolo di una categoria di artisti estremi, all’avanguardia, “maledetti”; fu teatro di incontri, di creazione pura, fu fonte di ispirazione e scena del crimine. Tra gli ospiti più famosi, svetta Sid Vicious, dei Sex Pistols, l’icona punk per eccellenza, che incarna nella vita reale quello a cui le canzoni del gruppo inneggiano: distruzione, irriverenza, sesso, droga, ribellione. La camera numero 100 fu meta di un vero e proprio pellegrinaggio di fan dopo che la fidanzata, Nancy Spungen, un’ ex prostituta eroinomane, venne trovata morta accoltellata accanto ad un Sid incosciente e in stato confusionale. Sid ammise di essere il colpevole, pur non essendoci prove concrete e assoluta certezza; disse lui “L’ho uccisa perché sono un cane bastardo”. Il caso forse non verrà mai chiuso dato che Sid fu trovato morto a soli 21 anni, stecchito da un’overdose, in attesa del processo.

L’albergo newyorkese ha ospitato tantissime personalità, tra i resident più noti troviamo Madonna e Basquiat, Bob Dylan e Patty Smith, Andy Warhol, Jack Kerouac, Janis Joplin, Jimi Hendrix… per tutti gli aneddoti legati a questo hotel leggendario: “Leggende del Chelsea Hotel” di Ed Hamilton. Ed ora queste mura sono in vendita, insieme al loro vissuto, insieme alla loro testimonianza di artisti, opere d’arte, amori e odi, insieme alle favole metropolitane che hanno ispirato, che però non pagano gli elevati costi di manutenzione di cui la “vecchia signora” necessita.. .

Per chi farà un salto a NY, potrebbe essere emozionante passare una notte da bohemien al Chelsea!

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