Miryaki
Miryaki nasce ufficialmente nel 2009 dall’incontro di due giovani stilisti: Mia Vilardo e Riccardo Polidoro, una siciliana e un veneto che si trasferiscono a Milano per studiare. Mia adora Marni, […]
Miryaki nasce ufficialmente nel 2009 dall’incontro di due giovani stilisti: Mia Vilardo e Riccardo Polidoro, una siciliana e un veneto che si trasferiscono a Milano per studiare. Mia adora Marni, Philip Lim e la concezione di maison di moda che contraddistingue Marras e Chanel mentre Riccardo ha come stilisti di riferimento Alexander McQueen e Jill Sander; nonostante il differente background stilistico e le origini decisamente distanti il loro sodalizio artistico e la loro intesa sono da subito molto profondi tanto da scegliere di creare un brand che abbia come nome l’anagramma dei loro.
Alla domanda: “Cosa caratterizza il vostro marchio?”, Mia mi risponde: “In un momento in cui tutti presentano avanguardie stilistiche, noi siamo per il ritorno all’essenza dell’eleganza: proponiamo ciò che la donna davvero indossa, abiti ben fatti, realizzati in maniera impeccabile e seguiti in ogni processo.” Ossessionati dal fatto a mano come assoluto simbolo di qualità e di unicità del prodotto.
Entrando in contatto con Miryaki si entra in una grande famiglia: gli amici che si occupano degli scatti e della post produzione delle foto; compagni di vecchia data che lavorano sulle grafiche; la ragazza del fratello di Mia che compone i brani musicali per la presentazione video dei prodotti; Vittoria Cafarella che disegna per loro un dipinto per la nuova collezione primavera/estate 2012… Credo che il significato del fare a mano un vestito consista anche nel ritornare ad apprezzare l’artigianalità della “porta accanto”, creare e portare avanti un progetto circondati da persone valide e fedeli sbandierando un vero e anacronistico Made in Italy – Amarcord.
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