Negli ultimi tempi (per fortuna!) stanno aumentando vertiginosamente i cittadini che decidono di lasciare l’auto in garage (o disfarsene completamente), saltando sul sellino della propria fixie per spostarsi in città. L’Italia, eccetto pochissime eccezioni, non è certo la Scandinavia, dove il design e l’architettura si sono messe al servizio dei ciclisti per offrire infrastrutture e servizi non solo efficientissimi, ma anche di moda. Per questo, tre ragazzi milanesi – Davide Bloise, Marco Quaggiotto e Sebastiano Scacchetti (bio) – un giorno hanno deciso di sviluppare un’app assolutamente sensazionale per il livello qualitativo raggiunto e le esigue risorse umane ed economiche a disposizione: Milano Bike District (bikedistrict.org).
Si tratta, banalmente, di un perfetto alter-ego di Google Maps, ma fatto apposta per i ciclisti, che offre percorsi effettivamente percorribili su due ruote e caratterizzati da diversi parametri, quali ciclabilità, distanza in linea d’aria (tenendo conto solo dei sensi di marcia) e sicurezza del percorso (piste ciclabili, presenza di pavé, strade trafficate, strade contromano). In aggiunta, sono presenti sulla mappa ciclofficine e stazioni BikeMi, con aggiornamenti in tempo reale sulle bici disponibili. In una città nella quale le ciclabili, quelle vere e non dipinte sull’asfalto, sono ancora una chimera, una web-app salvavita e salvatempo. Gratis e con una user interface da paura.
Il database dell’app è assolutamente open ed è possibile, e caldamente richiesto, inviare segnalazioni per tenerlo sempre aggiornato e fresco.
Presto dovrebbe essere rilasciata l’app per smartphone: non vediamo l’ora di provarla.