I nostri coetanei del 1969 corsero a Woodstock spinti da un senso di libertà e ribellione, e con la voglia di esprimersi ballando sulle note del rock’n’roll. Non immaginavano lontanamente quello che avrebbero trovato, la leggenda e la filmografia moderna narrano che fu un tam tam nato dal passaparola e un movimento completamente spontaneo e inaspettato. Si ritrovarono in tanti, tantissimi e con una line up memorabile. Noi del 2010 abbiamo perso la magia dell’incognito ma non la voglia di musica, come dimostrano piccoli e grandi festival che animano le diverse località europee durante la stagione estiva. Nei mesi scorsi c’è stato un passaparola ma di indiscrezioni e rivelazioni sulle diverse line up e alla fine ognuno ha avuto la sua. Noi di Polkadot ce ne andiamo allo Sziget Festival, a scoprire se davvero lì c’è ancora lo spirito di Woodstock che aleggia nell’aria. Ce ne andiamo via da Facebook e dal traffico della città ormai insopportabile. Ce ne andiamo lì dov’è più azzurro il fiume, sulle rive del Danubio, dal 9 al 16 agosto. Finalmente la tendenza degli ultimi anni sembra quella di voler riunire diversi generi e diverse persone in un unico evento , dopo un periodo di separazione netta dove un metallaro, un hypster e un rastone amante del raggae non avrebbero mai convissuto nello stesso posto, ma chi l’aveva stabilito? Ecco, noi ce ne andiamo lontani da certe convenzioni snob (che non abbiamo mai digerito) con un solo obiettivo: una full immersion di buona musica. Partiamo con la voglia di scoprire e sperimentare, abbandonando ogni remora e rievocando lo spirito più hippies sopito dalla vita di città: tenda e zaino in spalla. Di seguito ricordiamo la line up per chi partirà last minute. Per tutti gli altri… vi terremo aggiornati dall’isola di Obuda!
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