Primavera Sound 2016, che edizione!

Numeri da record e concerti memorabili per un’edizione che in pochi dimenticheranno. Radiohead, Lcd Soundsytem, PJ Harvey su tutti, ma le conferme, e le scoperte sono tantissime. Un’esplosione di musica che invade Barcellona ogni anno e che ormai è appuntamento fisso per gli appassionati di tutta Europa.

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L’edizione 2016 del Primavera Sound festival ha segnato numeri da record e come al solito non ha deluso i partecipanti, provenienti da 124 Paesi, che non si sono fatti intimidire dagli spostamenti tra i palchi, dallo stress dei concerti in contemporanea, dalla stanchezza di ore e ore in giro per il Parc del Fòrum, forti di un cartellone che quest’anno raccoglieva nomi imperdibili.

Un totale di 165.000 visitatori, 55.000 al giorno nelle serate di giovedì, venerdì e sabato, più 21.000 nella serata d’apertura di mercoledì, con un numero finale di spettatori stimato superiore ai 200.000

L’evento clou di giovedì 2 giugno era sicuramente il concerto degli Lcd Soundsystem, e la band di James Murphy, di nuovo sui palchi dopo una pausa di 5 anni, non ha deluso le aspettative, un live perfetto con tutti i componenti in grande forma a suonare e divertirsi (e far divertire) sulle note delle loro hit (e sono tante…)..
Prima, su altri palchi, i francesi AIR avevano regalato un set intenso ed elegante come loro stile, mentre i Tame Impala, nonostante alcuni problemi di natura tecnica, divertivano e coinvolgevano il pubblico di Barcellona.

@tame__impala @ @primavera_sound #bcna #primaverasound #ps16 #jueves #music #live #festival

Un video pubblicato da Polkadot Magazine (@polkadot_mag) in data:

Radiohead 05 Heineken_EricPamies

Venerdì al Primavera Sound era il giorno dei Radiohead, e la calca sotto il loro palco già 3-4 ore prima dell’inizio del loro live ne testimoniava l’attesa. Alla fine erano quasi in 60 mila, in religioso silenzio (anche in virtù di un volume tenuto dalla band volontariamente basso), ad ascoltare un set tecnicamente perfetto, che parte con il nuovo bellissimo disco “A moon shaped pool”, ma poi ritorna sui vecchi successi, a volte riarrangiandoli in maniera totalmente inedita, e fa anche cantare il pubblico con Karma Police e Creep.

Prima dei Radiohead, sul palco di fronte, i Beirut, anche se sotto tono, sembravano perfetti con le luci del tramonto, mentre lo stesso palco, dopo il main act di Thom Yorke, veniva calcato dai The Last Shadow Puppets letteralmente in gran vena e con un Alex Turner da spasso. Alle 2 suonano i Beach House, basta un’ora per farsi piacere il loro dream pop a tratti esoterico.

L’ultimo giorno molti sono al Fòrum per ascoltare, alle 20 in punto, Brian Wilson, fondatore dei Beach Boys, che suona per intero Pet Sounds, album leggenda per tutti gli amanti della musica pop. Ed il live è infatti formidabile. E’ anche il giorno di PJ Harvey, che non delude e porta sul palco, tra i suoi successi, anche alcuni brani da The Hope Six Demolition Project, il nono album in studio uscito qualche mese fa. Gli altri headliner della serata sono i Sigur Ros e i Moderat, che in maniera diversa, regalano un finale di Primavera Sound a chi, per la prima o per l’ennesima volta, ha potuto vivere un evento che di anno in anno diventa sempre più grande e più bello, e che può annoverare quella del 2016 come una tra le più belle delle sue 16 edizioni di festival.

photos by Eric Pamies

#ps16 hypnotic entry 🙃#festival #bcn #bcna #primaverasound #music #lights #neon #boomerang

Un video pubblicato da Polkadot Magazine (@polkadot_mag) in data:

Angelo Superti

Editor in chief e fondatore di Polkadot. Ingegnere, curioso e appassionato, da sempre spettatore dell'eterno duello tra razionalità e creatività, tra idee e limiti di tempo. La Puglia è la sua casa.

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