Biancoshock ci presenta il Web 0.0
Biancoshock colpisce ancora. Dopo aver posto i riflettori sui senzatetto di Bucarest, grazie a delle geniali quanto inquietanti camere sotterranee, l’artista italiano ha reso pubblico il suo ultimo progetto: Web […]
Biancoshock colpisce ancora. Dopo aver posto i riflettori sui senzatetto di Bucarest, grazie a delle geniali quanto inquietanti camere sotterranee, l’artista italiano ha reso pubblico il suo ultimo progetto: Web 0.0.
L’ambientazione, questa volta, non è urbana, ma rurale: Civitacampomarano, un minuscolo paese di 400 persone, perlopiù anziani, in provincia di Campobasso. Lì tutto è ridotto ai minimi termini e Internet è un concetto ancora poco diffuso: il telefono prende a sprazzi e di connessione dati non se ne parla. Eppure alcuni dei servizi che tutti consideriamo necessari, fondamentali, come Whatsapp, social network, ci sono, ma in una forma più umana. Un’Internet che vive grazie a rapporti personali, luoghi pubblici e privati. L’Ape diventa WeTransfer, una anziana rappresenta Wikipedia, il minimarket è la versione ancestrale di eBay, con tanto di contrattazione.
Web 0.0 ci riporta all’essenzialità dei rapporti umani e ci ricorda da dove veniamo e cosa siamo nella nostra essenza.
Sito ufficiale
Photo: Biancoshock
Video: Milkshake Studio
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