Mukanda Festival

Dal 3 al 5 agosto, un piccolo borgo del Meridione – fra i più belli d’Italia ma destinato a diventare uno dei tanti ghost-town della penisola – verrà risvegliato grazie […]

Dal 3 al 5 agosto, un piccolo borgo del Meridione – fra i più belli d’Italia ma destinato a diventare uno dei tanti ghost-town della penisola – verrà risvegliato grazie a musica, architettura e street art. Quel borgo è Vico del Gargano, settimila anime, e la musica, l’architettura e la street art sono quelle che Mukanda Festival richiamerà per il secondo anno consecutivo.
Un evento totalmente gratuito che prende luogo fra le vie del borgo, in stato d’abbandono ma preservato per questo dalla cementificazione selvaggia, e che viene prodotto e promosso da alcuni giovani ex-fuorisede originari del luogo che hanno saputo riunire l’energia delle associazioni e delle tante menti presenti sul posto.

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L’headquarter è fissato a Palazzo della Bella, un’imitazione novecentesca della signoria fiorentina, abbandonato per anni e sfuggito al degrado grazie ai volontari di Mukanda, che lo hanno ripulito e messo in sicurezza. Nella corte avranno luoghi talk, dj set e aperitivi; un’ala del Palazzo sarà poi dedicata a installazioni e mostre.
Largo del Conte, piazzetta sovrastata da una torre di cinta diroccata, fungerà da second stage, con una proposta più sperimentale che farà da contraltare a quella più dance, situata ai piedi del Castello Normanno.
Un altro festival di quelli che dimostrano l’unicità del format nel nostro Paese e che offre un esempio di come andrebbe interpretato il binomio fra arti performative e territorio.

La programmazione musicale è curata da Raffaele Costantino, voce di MusicalBox su Rai Radio2 e vero nome di DJ Khalab, uno dei nomi più in ascesa dell’afrofuturismo a livello mondiale.
E la matrice africana è dunque immancabile in tutta la ricerca che sottende la direzione artistica del festival: tre giorni di elettronica sperimentale che presentano il dualismo fra antico e contemporaneo, fra i suoni primordiali e l’elettronica più avanguardistica.

Fra i protagonisti di quest’anno Nickodemus, dj e produttore new yorkese, fondatore dell’etichetta Wonderwheel – che da anni porta avanti il Verbo della musica dance globale; lo stesso DJ Khalab, che si è portato a casa l’ultimo Gilles Peterson’s Worldwide Award; Anchorsong (Mosaaki Yoshida), producer giapponese di stanza a Londra, noto al pubblico e alla stampa su scala internazionale; Felix Laband, musicista sudafricano che combina diversi stili passando da sample di musica classica e jazz fino ai ritmi della terra natìa; President Bongo, Larry Gus – greco di adozione italiana – appassionato di Jorge Luis Borges, Georges Perec e Lucio Battisti ed edito su DFA (un’etichetta fra le più prestigiose al mondo); Kalifa Kone, maliano e polistrumentista che si distingue per il suono originale.


Il risveglio del borgo di Vico passa anche per street art e architettura ecosostenibile, due mezzi che possono contribuire ad educare alla cura del bene comune, attraverso il continuo stimolo visivo rivolto alle generazioni più giovani. Come? Trasformando Vico del Gargano in un museo a cielo aperto, in una terra dove i musei – quelli tradizionali – sono pochissimi. Fra gli artisti invitati figurano LAN (Laboratorio Architetture Naturali, collettivo barese che realizzerà gli allestimenti in bamboo), SBAGLIATO, Giorgio Bartocci, RUN. I progetti che andranno a realizzare sono due opere murali nella periferia, installazioni site-specific nella città vecchia e allestimenti ecosostenibili, co-prodotti attraverso un workshop gratuito per 10 persone. Studio9 si occuperà, invece, degli allestimenti nell’headquarter di Palazzo della Bella.

Durante tutto il festival, verranno allestiti stand di street food in collaborazione con Slow Food Puglia, mentre Palazzo della Bella sarà teatro di alcuni aperitivi curati da giovani chef che reinterpreteranno la cucina tipica garganica.
La sezione Talk si soffermerà, invece, sulla tematica del recupero urbano, mostrando diverse visioni che possano stimolare i partecipanti e mostrare una “via” possibile nel coniugare i saperi tradizionali con la tecnologia. Tre macro-aree di discussione che passano dalla musica e dall’afrofuturismo, con Raffaele Costantino, Andrea Mi e Andrea Pomini; ARCHITETTURA/RIUSO, con Planimetria Culturali, la più grande associazione dedicata all’Urban Renewal; cibo, con le start-up pugliesi che stanno valorizzando l’agricoltura sostenibile e il prodotto tipico attraverso le nuove tecnologie.

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Gianvito Fanelli

Pugliese, ho vissuto a Milano per dieci anni prima di tornare in Puglia. Sono un designer. Ho una newsletter, colazione.email, e un progetto su Instagram @vita________lenta

Apulian, I lived in Milan for ten years before returning to Puglia. I am a designer. I have a newsletter, breakfast.email, and a project on Instagram @vita________lenta.

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