Quando si parla di Video Arte in molti pensano a quei brevi filmati concepiti da teste matte che alcuni definiscono artisti. Immagini distorte, rumori indecifrabili e alla fine nessun significato è stato colto dalla maggioranza.. E se questa Arte fosse “proiettata” non in un museo à la page nè in una galleria blindata nè in una lontana biennale, ma in una comoda sala di un cinema, quale senso avrebbe per noi allora la video arte? Lunedì 23 maggio, al Cinema Gnomo di Milano (via Lanzone 30, h. 19.30, ingesso libero), sarà possibile farsi un’idea delle ultime tendenze artistiche che coinvolgono questo mezzo espressivo attraverso la video proiezione di quattro recenti opere degli artisti Libia Castro & Ólafur Ólafsson, Francesca Grilli, Roee Rosen e Shezad Dawood. La proiezione sarà accompagnata dagli interventi dei critici Gabi Scardi, Andrea Lissoni e Antonio Somaini e, tra temi sociali e provocazioni umoristiche, forse riusciremo a guardare l’arte contemporanea da un punto di vista diverso e non solo.
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